A partire dal 3Der.org viene questa storia di alcune sorprendenti ricerche sui materiali fatte all'Hasso-Plattner-Institute. Il team ha sviluppato un modo di progettare e stampare oggetti 3D non motorizzati che considerano macchine.
Il video sopra spiega il processo in dettaglio, ma fondamentalmente, questi "metamateriali" (cioè oggetti con una microstruttura interna appositamente progettata) sono progettati in modo che spingere o schiacciare parte di essi crea movimento all'interno di una struttura interna a nido d'ape, causando la "Celle" del nido d'ape per "deformare" (deformare), consentendo all'oggetto di attivarsi in qualche modo (ad esempio per agire come un fermo, una cerniera o un attuatore di rivestimento).
L'elemento chiave dietro i nostri meccanismi metamateriali è un tipo specializzato di cellula, la cui unica capacità è di tosare. A differenza della cella rigida, questa cella di taglio è progettata per deformarsi quando viene applicata una forza, più specificamente per la cesoia, che consente un movimento direzionale controllato.
Per creare la microstruttura per questi meccanismi, il team ha sviluppato uno speciale software di progettazione. Questo editor di metamateriali non sembra essere disponibile per nessuno, tuttavia, ma si può immaginare che vedremo presto una cosa del genere.
Man mano che la stampa 3D diventa più comune e il pensiero progettuale 3D diventa più pervasivo, più ingegneri, professionisti o dilettanti, progettano con la microstruttura dei materiali in mente. E come questa struttura può essere sfruttata per fare cose utili, incredibili, come cambiare forma e motivare!
Puoi leggere il documento completo del gruppo di ricerca di Hasso-Plattner qui [PDF].